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Restorative Justice: Strategies for Change (RJS4C) è un progetto collaborativo di respiro europeo, che coinvolge al momento dieci Paesi (Albania, Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Irlanda, Scozia).

L’iniziativa è promossa da: European Forum for Restorative Justice, National University of Ireland Maynooth, Restorative Justice Nederland (project partners)

Il progetto ha dato vita a un network internazionale (Core Members) di studiosi, mediatori penali e facilitatori, magistrati, avvocati, rappresentanti dei Ministeri della Giustizia e degli enti locali, probation officer social worker provenienti dai dieci Paesi aderenti. I Core Members collaborano nel comune impegno diretto ad assicurare la diffusione della giustizia riparativa in conformità ai principi enunciati, da ultimo, nella Raccomandazione del Consiglio d’Europa CM/REC(2018)8. Grazie a periodici incontri internazionali, organizzati di volta in volta da un Paese membro del network, e scambi regolari di informazioni, documenti, esperienze, buone pratiche, i Core Members mirano a gettare basi concrete per “strategie di cambiamento” volte a incoraggiare l’ulteriore sviluppo, l’applicazione uniforme e l’effettiva accessibilità della giustizia riparativa in tutta l’Europa.
In ogni Paese, il progetto raggiunge una platea più vasta di interlocutori e destinatari, i quali compongono il national Stakeholders’ Group, che annovera potenzialmente tutti gli attori coinvolti nelle pratiche riparativa (istituzioni nazionali e locali, magistratura, avvocatura, centri e servizi di giustizia riparativa, servizi di assistenza alle vittime di reato, servizi sociali, polizia e autorità di pubblica sicurezza, università e mondo della cultura, volontariato e ONG, gruppi di cittadinanza attiva, ecc.).

 

 

Gli obiettivi del progetto in sintesi sono:

  • contribuire a riorientare e progressivamente riformare in senso riparativo le politiche penali e i sistemi di giustizia in Europa;
  • condividere le azioni e le strategie efficaci, adottate dai diversi Paesi, per sviluppare politiche e pratiche riparative, diffonderne la conoscenza tra i cittadini e gli operatori professionali;
  • favorire, per gli scopi anzidetti, la conoscenza della Raccomandazione del Consiglio d’Europa CM/REC(2018)8 e il rispetto dei principi e degli standard ivi sollecitati.

RJS4C ha preso avvio nel gennaio 2019 come iniziativa volontaria dei Project Partners e dei Core Members nei dieci Paesi sopra indicati e avrà una durata di quattro anni. Il progetto è coordinato congiuntamente da Ian Marder (Maynooth University Department of Law), Gert Jan Slump (Restorative Justice Nederland) ed Edit Törzs (Executive Director, European Forum for Restorative Justice). 
 

 

Restorative Justice: Strategies for Change (RJS4C) ITALIA


Core members e coordinatrici per l’Italia sono Claudia Mazzucato (Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale, Università Cattolica del Sacro Cuore) e Patrizia Patrizi (Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali, Università degli Studi di Sassari), attorno alle quali si è costituito un Gruppo Operativo Nazionale, multidisciplinare e professionale, composto da numerose figure esperte del mondo della giustizia riparativa.
Fanno parte del Gruppo Operativo Nazionale: Valentina Alberta (avvocato, Milano); Guido Bertagna (mediatore-facilitatore, padre Gesuita, Torino); Benedetta Bertolini (dottore di ricerca in diritto processuale penale, Roma-Trento); Marco Bouchard (magistrato, Firenze; Rete Dafne Italia); Lucia Castellano (Ministero della Giustizia, Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità, Direzione generale esecuzione penale esterna e di messa alla prova); Adolfo Ceretti (professore ordinario di Criminologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca); Carla Ciavarella (Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria; Coordinamento dei rapporti di cooperazione istituzionale, Roma); Fabio Gianfilippi (magistrato, Spoleto); Maria Pia Giuffrida (assistente sociale, Associazione Spondé, Roma-Palermo); Giovanni Grandi (professore associato di Filosofia morale, Università degli Studi di Trieste); Giovanna Ichino (magistrato, Milano); Leonardo Lenzi (mediatore-facilitatore, Bergamo-Milano); Gian Luigi Lepri (psicologo, Team della Pratiche di Giustizia Riparative press il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università degli studi di Sassari); Ivo Lizzola (professore ordinario di Pedagogia, Università degli Studi di Bergamo); Cristina Maggia (magistrato, Brescia); Grazia Mannozzi (professore ordinario di Diritto penale, Università dell’Insubria, Como); Isabella Mastropasqua (Ministero della Giustizia, Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità, Direzione personale, risorse e attuazione dei provvedimenti, Promozione della giustizia riparativa e della mediazione, Roma); Michele Passione (avvocato, Firenze); Christian Serpelloni (avvocato, Verona); Sonia Specchia (Ministero della Giustizia, Segretario generale Cassa delle Ammende, Roma); Cira Stefanelli (Ministero della Giustizia, Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Direzione generale della formazione, Formazione personale area penale esterna e giustizia minorile, Roma); Diletta Stendardi (avvocato, Milano).

 

Il Gruppo Operativo Nazionale si riunisce periodicamente al fine di:

  • incoraggiare lo sviluppo e il ricorso alla giustizia riparativa in ambito penale e penitenziario;
  • promuovere l’adozione di pratiche, linee guida e standard uniformi relative all’applicazione della giustizia riparativa in ambito penale e penitenziario;
  • assicurare la salvaguardia dei diritti dei partecipanti ai dialoghi riparativi e la corrispondenza di questi ultimi alle esigenze di tutte le persone coinvolte;
  • stimolare pratiche innovative, ispirate alla giustizia riparativa, da parte dell’autorità giudiziaria, dell’avvocatura, del personale del Ministero della Giustizia e di tutti gli attori coinvolti nella risposta al reato anche a livello di comunità e terzo settore.

 

 

 

Le “strategie” di RJS4C-Italia


 Awareness raising e diffusione, tra studiosi, magistrati, avvocati, operatori sociali, personale dei servizi sociali e dei servizi di assistenza alle vittime di reato, terzo settore, mondo del volontariato e la cittadinanza in genere, dei principi, valori e standard della giustizia riparativa in conformità con i Principi Base delle Nazioni Unite e la Raccomandazione del Consiglio d’Europa CM/Rec(2018)8 
 Promozione sul territorio nazionale dell’accessibilità e disponibilità uniformi dei programmi di giustizia riparativa, mediante: 

  • il sostegno all’apertura di centri e servizi di giustizia riparativa conformi ai principi e agli standard fissati da Nazioni Unite, Unione Europea, Consiglio d’Europa,
  • la creazione di protocolli di intesa e gruppi di lavoro atti a favorire la conoscenza reciproca, la collaborazione e lo scambio di buone pratiche a livello nazionale e locale, affinché chiunque sia interessato possa partecipare a percorsi di giustizia riparativa in qualsiasi stato e grado del procedimento, indipendentemente dalla gravità dell’eventuale reato. 

 Promozione di una più generale riforma del sistema penale, come raccomandato dal Consiglio d’Europa, in favore di sistemi partecipativi, attivi, riparativi e responsivi di giustizia penale per favorire il recupero delle vittime, la prevenzione e la desistenza dal reato, superare il ricorso eccessivo alla pena detentiva  e migliorare la fiducia dei cittadini nei confronti della giustizia.

 


 

Per informazioni
 Dr. Ian Marder (ian.marder@mu.ie)
 Prof. Claudia Mazzucato (claudia.mazzucato@unicatt.it
 Prof. Patrizia Patrizi (patrizi@uniss.it

Link
https://www.euforumrj.org/en/restorative-justice-strategies-change-rjs4c-2019-2023 
https://restorativejustice.ie/news/ 
 

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