Implementation of Directive 2012/29/EU for victims of corporate crimes and corporate violence

Il progetto "Victims and Corporations" è stato coordinato dal Centro Studi "Federico Stella" sulla Giustizia penale e la Politica criminale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (ora Alta Scuola) e finanziato nell'ambito del programma congiunto "Rights, Equality and Citizenship" e "Justice" 2014 della Commissione Europea (Directorate General Justice and Consumers). Le attività del progetto si sono svolte in tre Paesi: Italia, Germania e Belgio. 
Il progetto ha avuto inizio nel gennaio 2016 e si è concluso a dicembre 2017, alternando fasi di studio e ricerca a momenti di ricerca operativa volta alla formazione degli operatori della giustizia e di altri soggetti rilevanti, nonché alla elaborazione di linee guida e buone pratiche.
Uno dei principali obiettivi del progetto era quello di conoscere e comprendere le esperienze e i bisogni delle vittime di reati commessi da imprese nel corso della loro attività commerciale, che hanno prodotto danni alla salute, all'integrità fisica o alla vita delle persone. Il progetto si concentra in modo particolare sugli illeciti derivanti dalle violazioni delle leggi in materia.

Le linee guida

Allo scopo di dare efficace attuazione alla Direttiva 2012/29/EU, nel corso del progetto sono state elaborate, anche grazie alla partecipazione diretta di tutti gli stakeholders, una serie linee-guida destinate ai soggetti più direttamente coinvolti nel sostegno e nella tutela delle vittime, con particolare riferimento a:

• magistrati giudicanti e requirenti e operatori di polizia giudiziaria;
• avvocati;
• operatori dei servizi sociali, dei centri di giustizia riparativa e di organizzazioni che offrono assistenza alle vittime;
• imprese.

A queste si aggiungono le linee guida ‘trasversali' dedicate alla valutazione individuale dei bisogni delle vittime di corporate violence.

 
Le attività di formazione

Nel corso del 2017, il progetto prevede la realizzazione di appositi momenti di formazione rivolti separatamente a:

• operatori di polizia giudiziaria;
• assistenti sociali, psicologi e medici, personale dei servizi pubblici o privati di supporto alle vittime, membri di associazioni di vittime, mediatori penali e organizzazioni che offrono percorsi di giustizia riparativa;
• avvocati;
• magistrati;
• imprese.

Le attività formative mirano a consentire il riconoscimento delle vittime di corporate violence, sviluppare adeguate modalità di approccio a queste vittime al fine di una migliore individuazione delle loro esigenze; inquadrare correttamente gli specifici problemi di accesso alla giustizia da parte delle vittime di corporate violence, valutarne i bisogni individualizzati di protezione e le specifiche necessità di assistenza e sostegno, assicurare maggiori possibilità per le vittime di pervenire a forme di risarcimento e riparazione anche in via stragiudiziale, promuovere la responsabilità sociale d'impresa e ridurre il carico giudiziario.

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