Il volume – che ha ad oggetto l'analisi dell'imputazione dell'evento per colpa nel contesto delle professioni sanitarie – affronta una pluralità di profili che attengono, solo per citarne alcuni, alla dimensione organizzativa dell'errore clinico, al suo inserirsi in una eziologia multifattoriale complessa, ma anche alla problematica relativa alle linee-guida, poste a mezza via tra dimensione giuridica e scientifica, al rapporto di queste ultime con le regole cautelari in senso tecnico, nonché alla difficoltà definitoria della "colpa grave", nel più ampio spettro della ponderazione del rapporto tra legislazione e giurisprudenza.
La trattazione si sofferma, altresì, su una ricostruzione – aggiornata e tarata sulla dimensione del rischio clinico – della teoria dell'agente modello, ritenuta in ogni caso – pur a fronte dei numerosi tentativi di positivizzazione delle cautele – un canone imprescindibile per l'accertamento della colpa medica (in generale, della colpa penale tout court), che andrebbe comunque inquadrata come ipotesi di colpa generica e non di colpa specifica, in forza dell'irriducibilità dell'atto medico ad applicazione meccanica di una regola deontica e residuando invece ampi spazi valutativi circa la "praticabilità situazionale" del comportamento prescritto.
L'analisi – che ripercorre le due significative riforme (la legge Balduzzi e la legge Gelli-Bianco) succedutesi sul tema – si conclude con una serie di proposte che, in una prospettiva de iure condendo, si appuntano sulla necessaria rivisitazione dell'articolo 43 c.p.: un'evoluzione normativa che sia in grado di intercettare «una rinnovata formulazione della regola di giudizio da impiegare nei processi penali per colpa medica» e, al contempo, di attualizzare «l'idea forte di una selezione del tipo colposo in chiave incriminatrice […] sensibile al dettame dell'extrema ratio».
Titolo: Colpa penale del medico e sicurezza delle cure
Autore: Matteo Caputo
Editore: G. Giappichelli Editore
Luogo e anno di edizione: Milano, 2017