Tavola rotonda in occasione della presentazione del volume di Arianna Visconti,
Reputazione, dignità, onore. Confini penalistici e prospettive politico-criminali (Giappichelli, 2018)
La reputazione è un bene prezioso e al tempo stesso fragile, ‘depositato’ com’è nella mente e nelle attitudini delle persone con cui si entra in relazione, diretta o indiretta, e dotato della capacità di aprire prospettive e opportunità, ma anche, ove si connoti in termini negativi, di generare ostracismo e perdita di chances. Si tratta di un ‘capitale sociale’ dalle ramificazioni estremamente estese, legato ad altri beni complessi, come l’onore-stimabilità sociale, la riservatezza, l’identità personale, intimamente connesso alla dignità della persona. Un capitale del cui sfaccettato valore sono sempre più consapevoli, nell’attuale società iperconnessa e ipermediatica, i protagonisti della vita economica e istituzionale, i quali vanno progressivamente affinando tecniche per costruire, promuovere, o riparare (ove necessario) la propria reputazione. Un capitale che al tempo stesso risulta oggi esposto da molti, spesso in modo tanto volontario quanto non meditato, a rischi sempre più pervasivi, potenziati dalla diffusività istantanea e dalla memoria eterna della rete Internet, capace di accrescere in modo esponenziale, rispetto ai media tradizionali, l’impatto di ogni notizia riferita a un individuo o ente. E in un mondo in cui la raccolta, accumulazione, gestione e condivisione di dati personali sta diventando una risorsa di primaria rilevanza economica e politica, la comparsa di algoritmi in grado di stilare istantanei rankings del valore umano e sociale di ognuno di noi apre nuove sfide, e nuovi orizzonti oggi difficilmente decifrabili, tanto alle scienze umane e sociali quanto – e forse ancor più – al diritto, specialmente penale, ‘appesantito’ da una concezione ormai datata dei beni in gioco, e naturalmente vincolato ai principi e alle garanzie suoi propri, non derogabili a pena della lesione di altri essenziali profili di dignità della persona. Proprio su tali nuovi, problematici orizzonti si propone di aprire una finestra, e un dibattito autenticamente interdisciplinare, questa tavola rotonda, che vedrà il coinvolgimento di giuristi, filosofi, esperti di scienze sociali e cognitive, riuniti per discutere dei temi più attuali e scottanti legati al valore, alla protezione e alla costruzione della reputazione nella moderna società dei social media e dell’intelligenza artificiale.
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Ore 14.30
Saluti iniziali - Stefano SOLIMANO, Preside della Facoltà di Giurisprudenza
Ore 14.45
Introduce e modera - Gabrio FORTI, Direttore ASGP, Ordinario di Diritto penale e Criminologia
Ore 15.00 - Tavola rotonda
Fausto COLOMBO, Direttore del Dipartimento di Scienze della comunicazione e dello spettacolo, Ordinario di Teoria e tecniche dei media, Università Cattolica del Sacro Cuore
Carmelo FONTANA, Senior Regional Counsel, Google
Adelmo MANNA, Ordinario di Diritto penale, Università degli Studi di Foggia
Vittorio PELLIGRA, Associato di Politica economica, Università degli Studi di Cagliari
Luca PISTORELLI, Consigliere della Suprema Corte di Cassazione
Francesca RIGOTTI, Filosofa, docente di Comunicazione istituzionale e di Concetti e metafore della politica, Università della Svizzera Italiana, Lugano
Ore 18.30 - Fine lavori
Sarà presente l’autrice
Ingresso libero fino a esaurimento posti. È richiesta la prenotazione all'indirizzo asgp@unicatt.it.
Informazioni e iscrizioni
Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale (ASGP)
Largo Gemelli, 1 - 20123 Milano
Tel. 02 7234 5175 - e-mail: asgp@unicatt.it
Sito Internet: asgp.unicatt.it